La gran ruina per l'esercito rossonegro

Milano, 2 ottobre 2016.

Il Milan sta rovinosamente soccombendo di fronte alle folate dei giocatori venuti da Sassuolo. Conversazione tra Vincenzio Montella, condottiero rossonegro, Riccardo Montolivo, capitaneo rossonegro, Silvio de’ Berlusconi, lo Cavalliere per antonomasia, Li Yonghong, mercante del Catai.




VM = Vincenzio Montella, condottiero rossonegro
RM = Riccardo Montolivo, capitaneo rossonegro
SB = Silvio de’ Berlusconi, lo Cavalliere per antonomasia
LY = Li Yonghong, mercante del Catai

VM: Soccombe l’esercito rossonegro.
RM: Oh la gran ruina che ci attende!
VM: Riccardo capitaneo, orsù, raccendi l’animo de li compagni tuoi.
RM: A che far? Stendon le nubi un tenebroso velo, che né sole apparir lascia né stella.
VM: Ahinoi… Deh, ma chi vedo? Lo Cavalliero Berlusconi! E seco lui un mercante del Catai…
SB: Vincenzio, forse che giunsi alla mia verde età per veder tal spettacolo pedatorio?
LY: Forse che io venni di Catai a scialacquar quattrini?
SB: Forse che io, messer mercante, vidi già tutti quanti li danari promessi?
LY: Forse che i dignitari del Catai corbellerie soglion narrar?
SB: Forse che… ma qui l’avversario ci martìra e noi ci perdiamo in vane fole!
LY: Capitalizzar vorre’ io!
VM: E io vincer!
RM: E io giuocar!
SB: Consentami, Vincenzio, ma inevitabil fia lo schieramento stravolger quanto prima.
VM: Oh duca, io infatti stimai per aventura…
RM: La buona ventura sol di Giacomo è nel nome: tutto è perduto, anche l’impresa sua.
VM: Oh capitaneo, convienmi dal campo tôrti.
RM: Nol far!
VM: Manuello Locatello sarà della partita.
RM: Ah, le giovinette membra al massacro destinate!
VM: Più desiderabile saria un felino arruncigliato all’istrumento di generazione che udirti favellar in codesta guisa.
RM: Gemo.
VM: Paladini rossonegri, qui si parrà la vostra nobiltate!
RM: Eccomi della tenzon al margine.
VM: Deh, saracin Niango, avanza. E tu, Donnarumma, all’assalto! Gabrio Paletta guidi la difesa e l’indio Bacca sia servito: vibrino le fiere spade nell’aspra battaglia.
RM: Vanità!
SB: Tu perdesti il sole nella tasca, che infiniti addusse gaudii a li sodali miei.
RM: Onusto d’anni e di ferute, nel padiglion m’assido a risguardar del giovene Locatello le gesta. Vecchiezza vien dietro a gran giornate e la gloria sen fugge tuttavia. Ah, ma forse di me ancor i compagni necessità hanno…
SB: Riccardo?
RM: Sì?
SB: La partita è finita.

Mirko Volpi
Il campionato furioso, per "Il Foglio", 4 ottobre 2016
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