Armando Miranda

Ritratti

Il sudamericano Miranda se non altro era un tipo di qualche interesse, perché nella migliore tradizione del tempo sapeva davvero fare una cosa sola: tirare i calci di punizione. Collocata con cura premurosa e paziente la palla nel punto sanzionato dall'arbitro, a qualsiasi distanza si trovasse dalla porta avversaria, il colossale Miranda prendeva trenta, quaranta metri di rincorsa. Era lungo, lento, a suo modo solenne: partiva impettito nel silenzio di uno stadio speranzoso acquistando pian piano la velocità di crociera di dodici chilometri all'ora. Faceva l'effetto di una vaporiera con un buco nella caldaia, ma la botta che partiva dal suo destro era effettivamente impressionante. Peccato che di solito i suoi tiri avessero la deprecabile tendenza a "estamparse" contro i pali. Molto rumore per poco. Tanto più che per il resto della partita Miranda sonnecchiava, superato in velocità da troppi palloni irraggiungibili per il suo ritmo da treno a vapore.


Edmondo Berselli, Il più mancino dei tiri

* Armando Miranda (1939-1980) giocò in Italia fra il 1962 e il 1964, vestendo le maglie di Juventus e Catania